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Giorgio Odero

Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese DOC

Vitigno:
pinot nero

Zona di produzione:
sulle prime colline di Casteggio, in un singolo vigneto adiacente all’azienda.

Suolo:
argilloso-calcareo con pH basico

Esposizione del vigneto:
nord-ovest e nord-est

Altitudine del vigneto:
160 m s.l.m.

Sistema di allevamento:
Guyot semplice

Età media delle viti in produzione:
21 anni

Numero di ceppi per ettaro:
5.000

Resa di uva per ceppo:
< 1 Kg

Vendemmia:
uve ottenute dalla sola parte centrale della storica Vigna del Pino. Dopo un leggero diradamento effettuato a metà luglio, abbiamo effettuato un’ulteriore selezione appena prima della raccolta. Vendemmia manuale in cassette da 15 kg con scelta meticolosa dei migliori grappoli.

Vinificazione:
diraspapigiatura soffice e successiva fermentazione spontanea con lieviti autoctoni in tino tronco-conico di rovere francese non tostato. Macerazione di 10 giorni. Durante la macerazione si effettuano rimontaggi o follature in base alla cinetica fermentativa. Fermentazione malolattica spontanea durante l’autunno successivo alla vendemmia in botti piccole usate.

Affinamento:
12 mesi in botti da 25 hl. Prima dell’imbottigliamento, 6 mesi di affinamento in vasche di acciaio inox. Dopo la messa in bottiglia, almeno 12 mesi di ulteriore affinamento prima della commercializzazione.

Vista:
colore rosso rubino brillante con riflessi granata.

Olfatto:
intenso, con note di spezie, piccoli frutti di sottobosco maturi e una tipica nota balsamica fresca (pino mugo, salvia e cisto). Chiusura aromatica con un netto sentore di arancia amara.

Gusto:
fruttato, armonico, fragrante e molto tipico. Elegante e balsamico, con un’acidità che gli fornisce grandi potenzialità di invecchiamento.

Attitudine all’invecchiamento:
oltre i 20 anni.

Annata:
2018

Data della vendemmia:
6 settembre 2018

Data di imbottigliamento:
26 gennaio 2021

Produzione dell’annata 2018:
3.112 bottiglie (0,75 l). Disponibile anche in formato magnum (56 bottiglie) e Jéroboam (20 bottiglie).

Note sulla vendemmia 2018:
annata più fresca rispetto alla 2017, con un inverno non eccessivamente freddo e una primavera/estate regolari. Le buone condizioni climatiche generali e le escursioni termiche tra notte e giorno non hanno accelerato l’invaiatura e le maturazioni, seppur costanti, sono risultate lente, permettendo una migliore maturazione fenolica. La vendemmia, abbondante e con ottime maturazioni, è stata ritardata di qualche giorno rispetto alla 2017.

Dati analitici:
– alcol: 14,25% vol
– acidità totale: 5,3 g/l
– zuccheri residui: < 0,5 g/l
– solforosa totale: 86 mg/l
– estratto secco: 26,8 g/l

Prima annata prodotta:
1989

James Suckling (jamessuckling.com): 90/100 (annata 2017)

Guida essenziale ai vini d’Italia di Daniele Cernilli 2022: 94/100 (annata 2017)

Vitae AIS 2021: Quattro Viti (annata 2016)
Viniplus AIS Lombardia 2021: Rosa d’Oro (annata 2016)
Viniplus AIS Lombardia 2021: Quattro Rose Camune (annata 2016)

Viniplus AIS Lombardia 2019: Quattro Rose Camune (annata 2015)

Gambero Rosso 2018: Due Bicchieri Rossi (annata 2014)
Slow Wine 2018: Vino Slow (annata 2014)
L’Espresso 2018: I cento vini da riassaggiare (annata 2010)
Vitae AIS 2018: Quattro Viti (annata 2014)
Viniplus AIS Lombardia 2018: Rosa d’Oro (annata 2014)
Viniplus AIS Lombardia 2018: Quattro Rose Camune (annata 2014)